E’ illegittimo licenziare un dipendente se, superato il periodo di comporto, il datore lo riammette in servizio. La ripresa dell’attività lavorativa dimostra che il datore vuole proseguire il rapporto e quindi intende ancora avvalersi dell’opera del lavoratore. Questa è la posizione espressa dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.20722/15. Nella stessa si afferma come il superamento del periodo di comporto (periodo di tempo durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del
PART-TIME E CLAUSOLE ELASTICHE
Per il contratto a tempo parziale, con Jobs act (Dlgs n.81/15) cambiano le regole per la flessibilità. E’ noto che nel contratto a tempo parziale deve essere inserita la puntuale regolamentazione della collocazione oraria della prestazione con riferimento al giorno, alla settimana, al mese o all’anno. Il datore di lavoro, quindi, non poteva e non può modificare unilateralmente la collocazione della prestazione lavorativa rispetto a quella stabilita. Tale rigida impostazione è stata però
Voucher INPS baby sitting e asili nido: sostegno alle neomamme
Le mamme lavoratrici possono fare domanda per ottenere, al termine del congedo di maternità ed entro gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per le spese dell’asilo, per un massimo di 6 mesi. I voucher INPS sono un’agevolazione che lo Stato riconosce alle neomamme lavoratrici dipendenti pubbliche e private, lavoratrici iscritte alla gestione separata INPS e libere professioniste non iscritte ad altra
LAVORO IRREGOLARE, LE SANZIONI DOPO IL JOBS ACT
Novità per le sanzioni sul lavoro sommerso. E’ il DLgs n. 151/15 (Jobs act), in materia di semplificazioni degli adempimenti in materia di lavoro, che apporta rilevanti modifiche all’apparato sanzionatorio applicabile in caso di lavoro irregolare. In particolare, si prevede che, in caso di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto si applicano le seguenti sanzioni: - da 1.500 a 9.000 euro per ciascun lavoratore irregolare, fino a 30 giorni di
SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI LAVORO
Dalle assunzioni dei disabili alla sicurezza sul lavoro, il DLgs n. 151/2015, meglio noto come “decreto semplificazioni”, interviene su numerosi ambiti relativi alla gestione del rapporto di lavoro subordinato. Con la circolare n.19/15, Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza il provvedimento, soffermandosi sulle modifiche relative al collocamento mirato dei lavoratori disabili, sugli interventi in materia di sicurezza sul lavoro e sulla riscrittura della disciplina di convalida delle
Certificazioni dei contratti, Jobs act amplia l’intervento
Con l’entrata in vigore del DLgs n.81/15, emanato nell’ambito della riforma Jobs act, si ampliano sia le competenze delle Commissioni di certificazione, sia gli interventi dei Consulenti del lavoro ai quali è stato affidato il ruolo di terzietà. Tra le sedi previste per la conciliazione sono comprese le commissioni istituite presso i Consigli provinciali degli Ordini dei Consulenti del lavoro. La norma prevede la possibilità di siglare il patto di demansionamento, cioè un accordo individuale
L’affissione del codice disciplinare
La sanzione disciplinare inflitta dal datore di lavoro è legittima solo in presenza dell’affissione preventiva del codice disciplinare in luogo accessibile a tutti i lavoratori. Si tratta di un principio ben chiaro e consolidato nel tempo, ma con la recente sentenza n.15218/15 la Corte di Cassazione è chiamata nuovamente ad intervenire sull’argomento. L’adempimento dell’affissione del codice da parte del datore di lavoro è stabilito dallo Statuto dei lavoratori (legge 300/70) ed è
Credito d’imposta per gli alberghi, al via la registrazione
E’ partita il 15 settembre la fase preparatoria per l’accesso al Tax Credit per la riqualificazione e l’accessibilità delle imprese ricettive in riferimento alle spese sostenute per l’anno 2014. Il secondo step, per richiedere il beneficio, sarà compreso tra il 12 ed il 15 ottobre prossimo. Novità assoluta riguarda la certificazione delle spese, che potrà essere effettuata dai Consulenti del Lavoro. Sono questi, in pratica, i passaggi per richiedere il Credito d’imposta destinato alle strutture
Scarso rendimento può portare al licenziamento
In presenza di parametri certi, con adeguato monitoraggio e confronto con il lavoro di altri dipendenti, la Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento intimato per scarso rendimento. In linea di massima non essendo la prestazione lavorativa svolta con un contratto di lavoro subordinato, finalizzata ad un raggiungimento di risultato, ma una messa a disposizione delle proprie energie nei tempi e nei modi decisi (prestazione di mezzi e non di risultato), risulta difficile ipotizzare