Le norme sui licenziamenti prevedono che la volontà del datore di lavoro di interrompere il rapporto deve essere espressa perentoriamente per iscritto e secondo determinate procedure previste dalla legge. Deve, inoltre, essere supportata da un motivo: ad esempio legato all’organizzazione del lavoro o dell’attività produttiva, nel caso del “licenziamento per giustificato motivo oggettivo”, oppure legato ad una condotta del lavoratore, nel caso del “licenziamento per giustificato motivo
Rai 3 Domenica 17 luglio ore 13.00 il Posto Giusto
Domenica prossima sarò mandato in onda su Rai 3. I giornalisti de: "Il posto Giusto" hanno realizzato un servizio in Bra sul Tirocinio e le Politiche attive del Lavoro, durante il quale sono stato intervistato, ed hanno raccolto la testimonianza di una ragazza che ha svolto un tirocinio preso un'azienda importante su territorio da me assistita. Giorgio
Ferie, dalla durata minima a come maturarle
È questo il periodo dell’anno in cui tradizionalmente trovano utilizzazione le ferie dei lavoratori dipendenti. La legge disciplina la durata minima (non inferiore a 4 settimane) di questo istituto, che rappresenta il momento principale e più prolungato di riposo psicofisico per il lavoratore, nonché le modalità di fruizione. I giorni di ferie spettanti si calcolano considerando due variabili: la maturazione del diritto al momento del godimento delle ferie; la durata stabilita dai contratti
Pensioni, la chiave è la flessibilità di uscita
Una Quota 100 o 102 veramente flessibile, che combini anzianità contributiva e vecchiaia, invece della formula rigida finora prevista dalla normativa, per dare un input al mercato del lavoro, favorendo il ricambio generazionale. È questa la proposta di Fondazione Studi Consulenti del Lavoro riassunta in un approfondimento dal titolo “Alla ricerca della vera flessibilità: una nuova quota” per una revisione organica del sistema pensionistico italiano. Secondo le elaborazioni della Fondazione Studi
Trasferimenti d’azienda con informativa sindacale preventiva
Se il trasferimento d’azienda riguarda realtà dove sono complessivamente occupati più di 15 lavoratori, l’alienante e l’acquirente debbono darne comunicazione scritta almeno 25 giorni prima alle organizzazioni sindacali dei lavoratori. L’informazione deve riguardare in particolare i motivi del programmato trasferimento e le conseguenze per i lavoratori. Su richiesta delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, entro 7 giorni dal ricevimento della comunicazione, il venditore e l’acquirente sono
Aziende e lavoratori più sensibili alla sicurezza
Il rientro in presenza di molti lavoratori segna la ripresa degli infortuni in itinere. Ma nel 2021 ad aumentare non sono solo gli incidenti e i casi mortali. Con l’emergenza Covid19 è cresciuto complessivamente il livello generale di attenzione da parte di aziende e lavoratori verso un tema, quello della sicurezza, che non sempre ha ricevuto in passato la giusta considerazione. Un’attenzione che si concretizza, secondo l’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro realizzata su un
Contratto a chiamata, le regole
Stagione estiva alle porte e settore del turismo che richiede flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro, ecco una possibile applicazione del lavoro a chiamata. Il contratto a chiamata (o intermittente), a tempo determinato o indeterminato, prevede che un lavoratore si ponga a disposizione di un datore che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente, anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell’arco
Bonus asilo nido, come fare le domande all’Inps
Via libera alle domande di contributo per le rette di asili nido pubblici e privati, o per forme di supporto presso la propria abitazione. Come riportato nel messaggio Inps n.925/22, l’istanza deve essere presentata dal genitore o dall’affidatario del minore che ne sostiene l’onere e deve recare l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica (tra gennaio e dicembre 2022 e fino a un massimo di 11) per le quali si intende ottenere il beneficio. Il contributo viene
Dimissioni volontarie senza paracadute
Dimissioni volontarie anche senza il paracadute di un nuovo contratto. Nel novero del milione e 81 mila lavoratori italiani che nei primi nove mesi dello scorso anno ha lasciato di propria iniziativa il posto di lavoro, quasi uno su due non risulta tra i nuovi assunti alla fine del III trimestre 2021. A rivelarlo è l’indagine “Le dimissioni in Italia tra crisi, ripresa e nuovo approccio al lavoro”, realizzata da Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sui dati delle Comunicazioni Obbligatorie del