Via libera alle domande di contributo per le rette di asili nido pubblici e privati, o per forme di supporto presso la propria abitazione. Come riportato nel messaggio Inps n.925/22, l’istanza deve essere presentata dal genitore o dall’affidatario del minore che ne sostiene l’onere e deve recare l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica (tra gennaio e dicembre 2022 e fino a un massimo di 11) per le quali si intende ottenere il beneficio. Il contributo viene erogato dietro presentazione della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette (esclusi dal contributo i servizi integrativi: es. le ludoteche, gli spazi gioco, il prescuola, ecc.) e non potrà eccedere la spesa effettivamente sostenuta e rimasta a carico dell’utente. Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda devono essere allegate in procedura non oltre il 1° aprile 2023. A partire dall’anno 2022 è stata introdotta una semplificazione procedurale volta ad accelerare le istruttorie e a velocizzare i pagamenti. Per ogni mensilità prenotata in fase di allegazione del giustificativo di pagamento, il genitore richiedente potrà autocertificare l’importo richiesto in appositi campi della procedura. Il valore da inserire deve includere l’importo della retta mensile, l’eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti (per il mese di riferimento) e l’importo relativo all’imposta di bollo pari a 2 euro. La domanda di contributo per l’introduzione di forme di supporto domiciliare deve essere presentata dal genitore/affidatario convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione e deve essere accompagnata da un’attestazione, rilasciata da un pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica. Il servizio online di presentazione delle domande (una per ogni minore) è raggiungibile dal portale www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “bonus nido”. L’importo del contributo dipende dall’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE): un massimo di 3.000 euro, nell’ipotesi di ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000 euro; un massimo di 2.500 euro, con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro; un massimo di 1.500 euro nell’ipotesi di ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, o in assenza di ISEE o qualora presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati e nel caso di ISEE discordante.