Il congedo matrimoniale è un periodo di astensione dal lavoro, retribuito, riconosciuto ai lavoratori dipendenti che contraggano un matrimonio avente validità civile. Il congedo inizia con il giorno del matrimonio e ha una durata di 15 giorni (se non diversamente indicato nel ccnl di riferimento) che devono essere fruiti consecutivamente in quanto non è possibile frazionarli. A livello legislativo esiste una disparità di durata tra impiegati e operai, tuttavia i contratti collettivi hanno
STAFFETTA GENERAZIONALE, PART-TIME PER I FUTURI PENSIONATI
Riparte la staffetta generazionale con una nuova sperimentazione avviata dalla legge di Stabilità 2016 e definita dal decreto firmato qualche giorno fa dal Ministero del lavoro. I lavoratori dipendenti del settore privato con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, che maturano entro il 31 dicembre 2018 il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia, possono ridurre l’orario di lavoro in misura compresa tra il 40 e il 60%, ottenendo mensilmente dal datore una somma
MINISTERO ANNUNCIA STRETTA SUI VOUCHER
I voucher per le prestazioni di lavoro accessorio saranno resi pienamente tracciabili. Questo è quanto affermato di recente dal Ministro del lavoro Giuliano Poletti anticipando un provvedimento legislativo di correzione al Jobs act. L’obiettivo è quello di introdurre un controllo, analogo a quello già in essere per il lavoro a chiamata (intermittente), puntando ad impedire possibili comportamenti illegali ed elusivi da parte di datori di lavoro che comunicano l'intenzione di utilizzare il
PAUSE E SOSTE DEL LAVORATORE
La normativa vigente obbliga il datore alla concessione di un intervallo per pausa di almeno 10 minuti ai fini del recupero delle energie psico-fisiche del lavoratore. Si definisce pausa qualsiasi momento di inattività presente nell’intero arco lavorativo giornaliero, che sia tale da consentire l’effettivo recupero delle energie, la consumazione del pasto e/o l’attenuazione di mansioni monotone e ripetitive, la collocazione temporale della pausa è stabilita dal datore di lavoro, nel rispetto
VOUCHER: LIMITI A MODALITA’ D’ACQUISITO E A IMPORTI
Per i committenti imprenditori e liberi professionisti il D.lgs. n. 81/15 (Jobs act) ha previsto l’obbligo di acquisto dei voucher in modalità esclusivamente telematica ed il limite di 2.020 euro netti erogabili al singolo prestatore (pari a 2.693 euro lordi). Tale limite verrà aggiornato per il 2016 con indice Istat, come previsto dalla norma. L’espressione “imprenditori” risulta comprensiva di tutte le categorie disciplinate dall’art. 2082 e segg. c.c., dalla cui lettura congiunta è possibile
POTERE DISCIPLINARE DEL DATORE DI LAVORO
Il potere disciplinare, in capo al datore di lavoro in forza del codice civile (art. 2106), va esercitato nell’ambito di limiti procedurali molto rigidi previsti dallo statuto dei lavoratori, integrato nel tempo dai contratti collettivi e dalla giurisprudenza. Il datore, nel gestire la propria attività, ha il compito di regolamentare e controllare l’operato dei propri collaboratori, questo al fine di assicurare un’ordinata convivenza. Contestazione di infrazioni (addebiti), difese e successiva
LA LEGGE DI STABILITA’ RADDOPPIA LA TUTELA DELLA PATERNITA’
La tutela della genitorialità ha assunto nel tempo connotazioni di sempre crescente attenzione alla figura paterna intesa quale soggetto coinvolto direttamente nella cura e nella crescita dei figli, non più soltanto nei casi particolari di nucleo familiare monogenitoriale. E’ con queste finalità che, in via sperimentale per gli anni 2013-2015, è stato previsto che, entro i 5 mesi dalla nascita del figlio (o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione nazionale o
Utilizzo della e-mail aziendale, il datore ha diritto di sapere
Il datore di lavoro ha il diritto di sapere quali comunicazioni escono verso l’esterno. Questo è il principio cardine sul quale si basa la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul licenziamento del dipendente che utilizzava la e-mail di lavoro per uso personale. Un principio confermato anche dall’approfondimento di Fondazione studi dei Consulenti del lavoro il 15 gennaio 2016. In linea di principio, la sentenza non può e non deve stupire, questo perché, in quanto mezzo di lavoro
Contante fino a 3.000 euro da gennaio 2016
Sale da 1.000 a 3.000 dal 1° gennaio 2016 la soglia del contante ammessa. Il divieto di pagamenti e transazioni in contanti, rimane al limite di 1.000 euro solo per le pubbliche amministrazioni. La legge di Stabilità 2016 ha modificato (in aumento) il limite esistente dal dicembre 2011. Oggi, quindi, il limite per le transazioni in contanti (pagamento fatture, finanziamento fra soci e società, prelevamenti utili dei soci dalle società), regolate in unica soluzione, sale da 1.000 a 3.000 euro. Ne