La sanzione disciplinare inflitta dal datore di lavoro è legittima solo in presenza dell’affissione preventiva del codice disciplinare in luogo accessibile a tutti i lavoratori.
Si tratta di un principio ben chiaro e consolidato nel tempo, ma con la recente sentenza n.15218/15 la Corte di Cassazione è chiamata nuovamente ad intervenire sull’argomento.
L’adempimento dell’affissione del codice da parte del datore di lavoro è stabilito dallo Statuto dei lavoratori (legge 300/70) ed è insostituibile con altro mezzo e imprescindibile per la legittima applicazione delle misure sanzionatorie. La Cassazione ha affermato che l’affissione non è superabile da altre forme di pubblicità, come la prescritta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del contratto collettivo di lavoro.
La sentenza fa nuovamente luce sull’argomento dopo il ricorso di un Comune, vittorioso in primo grado ma soccombente in appello dinanzi al ricorso della dipendente contro la sanzione irrogata. La prescrizione dell’affissione in luogo accessibile a tutti i dipendenti, afferma la Corte, è regola generale che garantisce la piena coscienza da parte del lavoratore delle norme di condotta necessarie al buon funzionamento dell’ufficio in cui lavora e delle conseguenze negative che possano derivare dai propri comportamenti contrari. La circostanza del rispetto o meno dell’obbligo dell’affissione non rileva solo quando il comportamento del dipendente che si vuole sanzionare integri un’ipotesi di reato o la violazione di regole elementari di vita. Mentre nel caso specifico si è di fronte alla violazione di prescrizioni del datore di lavoro attinenti l’organizzazione del lavoro.
Nel caso specifico, il comportamento sanzionato si concretizzava nella violazione del protocollo interno per il deposito di documentazione relativa alla situazione di un invalido, cioè senza il rispetto dell’iter dettato dal dirigente. Ne è derivata una sanzione disciplinare impugnata e ora annullata proprio per la mancata affissione. Il fatto concreto esaminato dalla Corte, non esula dall’obbligo dell’affissione, non rientrando nell’ipotesi di reato e nemmeno nel mancato rispetto di regole elementari di vita.
Mancava da parte dell’ente locale l’affissione in luoghi accessibili a tutti i dipendenti delle norme disciplinari relative alle sanzioni, alle infrazioni e alle procedure di contestazione delle stesse.
Il lavoratore è tenuto al rispetto del contratto e deve adeguare il proprio comportamento ai principi riguardanti il rapporto di lavoro contenuti nel codice di condotta.