Il c.d. “Decreto Calderone” convertito in legge n. 85/23 ha introdotto nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, istituendo, tra gli altri, l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro, nonché numerose misure in favore delle imprese. Elenchiamo le più significative:
semplificazione delle informazioni sulle condizioni di lavoro dovute da datore di lavoro al momento dell’assunzione, consentendo il rinvio alla normativa di riferimento e alla contrattazione collettiva applicata; semplificazione dell’utilizzo dei contratti a termine, con razionalizzazione delle causali necessarie per la stipula di contratti fra i 12 e i 24 mesi e per la proroga o il rinnovo dei contratti che estendono la durata oltre i 12 mesi; incentivazione dell’utilizzo dei contratti di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato; stralcio dei debiti contributivi dei soggetti iscritti alle gestioni artigiani e commercianti, lavoratori autonomi agricoli, committenti e professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS (annullati i debiti contributivi delle cartelle esattoriali fino a euro 1.000); incentivi per l’occupazione, in particolare, per l’assunzione di percettori di Assegno di Inclusione, per l’occupazione giovanile, in particolare, è previsto per under 30, neet, giovani registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani e per disabili; incentivazione dell’uso delle Prestazioni Occasionali (ex voucher) del settore turistico e termale (il limite per ciascun utilizzatore sale da 10mila a 15mila euro annui e possono essere utilizzate da datori che impieghino fino a 25 lavoratori subordinati a tempo indeterminato (e non 10 come per gli altri settori); esonero parziale dei contributi a carico dei lavoratori (c.d. cuneo fiscale), con riduzione della aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35.000 euro lordi annui, fissata a 6 punti percentuali; detassazione del lavoro straordinario e notturno svolto nei festivi per il settore turismo e termali, per il periodo dal 1.6 al 21.9.23, per i lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2022, a euro 40.000;detassazione per il 2023 delle misure di welfare, con elevazione sino ad euro 3.000 (salendo rispetto agli attuali 258,23 euro annui) della soglia dei fringe benefits per i soli lavoratori dipendenti con figli a carico (anche per il rimborso di utenze domestiche di acqua, elettricità e gas naturale).