Con la nuova disciplina, in vigore dal primo maggio 2015, si amplia la platea dei beneficiari della tutela, ma allo stesso tempo si riduce la misura del sostegno pubblico per tutti gli interessati. In vista dell’entrata a regime del nuovo sistema, Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, ha approfondito con un’apposita circolare (la numero 9/15) il decreto legislativo con il quale sono stati recati interventi sulla materia degli strumenti di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria.
Il dichiarato obiettivo è quello di unificare la disciplina relativa ai trattamenti ordinari e brevi di ASpI in modo da ampliare la tutela previdenziale dell’evento disoccupazione e da garantire tutele di maggior durata ai lavoratori con carriere contributive più rilevanti. In via generale si precisa sin da subito che gli oneri contributivi previsti per il finanziamento di ASpI e mini AspI rimangono identici anche per le nuove prestazioni previste dallo schema di decreto legislativo presentato dal Governo compreso il c.d. ticket una tantum di licenziamento. Parimenti si ritiene che possa trovare applicazione, a favore del datore di lavoro che assume a tempo pieno e indeterminato il soggetto percettore di NASpI, il beneficio economico pari al cinquanta per cento dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.
In prima analisi si possono individuare tre diverse prestazioni destinate rispettivamente ai lavoratori dipendenti del settore privati; ai lavoratori che hanno terminato l’ordinario trattamento di disoccupazione, ma si trovano in una particolare condizione di bisogno; ai collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto. Minimo comune denominatore per tutti i destinatari è, ovviamente, aver perso involontariamente la propria occupazione. Sono esclusi da questa disciplina gli operai agricoli e i dipendenti del settore pubblico.
Gli strumenti individuabili all’interno del decreto sono: la Nuova Assicurazione per l’Impiego (NASpI), l’Assegno di Disoccupazione (ASDI) e l’Indennità di Disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto (DIS-COLL).
Nella circolare di Fondazione studi troverete tutti i chiarimenti sulle diverse tipologie, le tabelle esplicative ed i calcoli di contribuzione figurativa, nonché i casi di compatibilità e cumulabilità della NASpI con lo svolgimento di un’attività di lavoro subordinato e autonomo.